Come pescare i cefali? (Guida per pescare i muggini)

Come pescare i muggini

Introduzione

Il muggine, chiamato anche “volpina” o “cefalo”, è uno dei pesci più conosciuti delle acque italiane, sia per la sua capacità di adattarsi alla salinità differenti di più acque, sia per la bontà delle sue carni, spesso catturate con piacere dai pescatori di mare e di fiume.

In questo articolo proveremo a dare alcune indicazioni su come pescare i muggini, facendo attenzione ai passaggi principali e fornendo i consigli, le dritte e i trucchi più utili che dovrebbero formare, tutti insieme, una buona “guida su come pescare i muggini”.

Nella foto è rappresentato un cefalo (o muggine), il pesce che questa guida vi aiuterà a pescare più facilmente. Fonte immagine: Wikipedia

Come pescare i muggini a fondo?

Per pescare il cefalo a fondo occorre usare una giusta montatura, nello specifico la più indicata di solito è la “mazzetta”, una particolare composizione del terminale, dove più ami da 5 o da 8-9 massimo vengono rilegati ad un unico filo di lenza, per mezzo di una girella, sopra la quale deve essere inserito un piombo, che naturalmente dovrà essere inserito in maniera tale da non rovinare il terminale appena preparato durante il lancio.

Visto che può essere piuttosto complicato comprendere come pescare i muggini a fondo tramite la “mazzetta”, consiglio la visione del seguente video, dove viene spiegato nel dettaglio quale sia il procedimento da seguire per costruire questa montatura.

Solitamente quindi si usa una lenza, su cui montare l’amo prescelto, che deve distare 60 centimetri dal punto dove si sceglie di creare un’asola (non sai che cos’è il nodo ad asola? Guarda questa breve spiegazione su Youtube); dopo aver replicato questa operazione con più lenze, circa 6 o 7 massimo, queste lenze con amo si uniscono in un terminale unico, realizzato legando a pochi centimetri dagli ami (livellati) le varie lenze con un unico nodo, che deve essere fatto sulla lenza madre, dove è stata realizzata l’asola citata in precedenza: a questo punto si collega l’asola con il terminale già preparato della canna da pesca, ovvero la girella con il piombo apposito.

Proprio per la complicanza dell’operazione, consiglio la visione del video Youtube riportato di sopra, dove la spiegazione è fatta in maniera molto chiara e utile; un secondo tutorial su come pescare il cefalo da fondo con la mazzetta è spiegato nel video di Youtube sottostante.

Per pescare a fondo il cefalo è necessario creare una pastura apposita, oppure comprarne una: se hai intenzione di crearne una puoi visionare questo video su Youtube, dove è presente un utile video-tutorial su come realizzare una pastura ottima per pescare i muggini.

Una volta scelta o realizzata la pastura occorre inserire la pastura nella mazzetta, in maniera tale da coprire completamente gli ami e procedere con la pesca a fondo dei muggini (questo tipo di innesco è detto anche “a campana” a causa della forma che assume l’esca una volta ricoperta completamente la mazzetta); a questo punto lanciamo in acqua mediante la canna da pesca e iniziamo la nostra pesca ai cefali da fondo.

Per capire bene come pescare i muggini a fondo con la tecnica della pastura “a campanella” applicata alla mazzetta consiglio la visione del video riportato qui sotto, che mostra con precisione la forma che dovrà avere l’esca per i cefali, una volta sistemata negli ami.

Come pescare i cefali a spinning?

Il cefalo può essere catturato anche con la pesca a spinning, sebbene la cosa sia ben più rara della classica pesca al cefalo a fondo, e dia generalmente meno risultati.

Una delle tecniche più interessanti e sportive per la pesca del muggine a spinning è la così detta tecnica della pesca “con il cucchiaino”: si tratta di una pesca effettuata con canna da pesca da spinning, mulinello robusto e delle esche artificiali metalliche, simile alla fine di un cucchiaino, che con i loro riflessi dorati, lanciati e ripresi velocemente a spinning, possono attirare l’attenzione dei cefali, che potrebbero essere volenterosi di “aggredire” l’intruso nel loro territorio, finendo così però con l’abboccare al vostro amo.

In realtà la tecnica di pesca a spinning per il cefalo funziona anche con esche artificiali diverse dal cucchiaino, spesso usate per la pesca a traina; puoi vedere un esempio su come effettuare questo tipo di pesca nel seguente video Youtube, dove un cefalo viene catturato usando la pesca a spinning a bordo di un kayak. In caso vogliate applicare la pesca a spinning per i muggini ricordate che, sebbene questa sia il tipo di tecnica più divertente, non è una delle più efficaci a livello di catture.

Come pescare i cefali in porto?

Per pescare i muggini in porto serve prima di tutto scegliere un’area del porto che sia poco disturbata ma che veda il passaggio dei pesci, e che specialmente sia nell’area meno inquinata o prossima a inquinanti possibile.

Se quindi si è decisi a pescare in una determinata area del porto, essendosi assicurati della possibilità di pescare (non andate mai in zone dove sia presente il divieto), iniziare a montare la propria canna bolognese e preparare la pastura da inserire nella mazzetta, per cominciare una pesca ai cefali mediante la tecnica della pesca a fondo con pastella “a campana”.

Ovviamente è possibile anche divertirsi con la pesca a spinning nel porto, ma si consiglia (specialmente quando si vuole pescare a spinning, ma anche quando si vuole pescare a fondo in realtà) di scegliere un’area portuale che, fra le altre cose, non presenti troppi cordami e ostacoli nei quali possa incagliarsi l’amo o il piombo usati per la pesca: portate sempre con voi le pinze per eventualmente tagliare il filamento di lenza in caso risulti completamente bloccato.

Ricordatvi di rispettare rigorosamente le norme per la pesca nell’area portuale stabilite dall’autorità e di prestare inoltre attenzione al passaggio delle imbarcazioni, che non devono essere ostacolate in alcun modo.

Nel video sottostante, incorporato da Youtube, potete vedere un esempio di pesca al cefalo in porto:

Come pescare i cefali da riva?

Pescare i cefali da riva significa scegliere un territorio di pesca che sia costituito o da una spiaggia o da una scogliera o dalle rive di un fiume (ricordiamoci infatti che il muggine si adatta bene sia alle acque salate che a quelle dolci e salmastre).

Anche se venga segnalato qualche caso di successo nella pesca al cefalo con galleggiante, in generale possiamo dire che la pesca migliore sia sempre quella da fondo per questo tipo di pesce, possibilmente attuata usando come esca la pastura apposita per cefali (sebbene sia possibile usare anche un guazzetto di pane e formaggio, oltre che vermi o sarda), ma che sia possibile anche la pesca a spinning, specialmente quando le condizioni del mare sono agitate (ma non esagerate con il maltempo, non è il caso di correre alcun rischio) e ci troviamo in prossimità di una spiaggia sabbiosa.

Come pescare i cefali a feeder?

La pesca dei cefali a feeder è un tipo di pesca che prevede l’utilizzo, oltre che di una pastura apposita per i cefali, anche di un “feeder”, ovvero di un pasturatore. Esistono varie tipologie di pasturatori feeder (se volete approfondire vi invito a guardare questo video su Youtube dove è spiegato l’insieme delle tecniche da usare per pescare con il feeder), in particolare nel caso della pesca ai cefali esistono due opzioni: la prima è utilizzare il feeder per abituare il pesce all’esca, che viene rilasciata lentamente dal pasturatore, la seconda è quella di utilizzare il feeder come “stampino” per dare una forma più accativante all’esca e attrarre con più facilità il pesce.

Generalmente l’uso del feeder è più che altro quello di pasturatore classico, che deve essere impostato in acqua nelle vicinanze della nostra esca, in maniera tale che i muggini siano più propensi ad abboccare.

In che periodo pescare i cefali?

I mesi migliori per pescare i cefali vanno da giugno a settembre, anche se è possibile ottenere buone catture anche durante i mesi di tarda primavera (maggio e fine aprile); inoltre durante ottobre e novembre viene spesso applicata ancora la pesca da fondo, ottenendo comunque buoni risultati coi muggini.

Come pescare il cefalo di notte?

Il cefalo è un pesce attivo anche durante la notte, ora della “giornata” in cui è possibile fare ottime catture anche di altri pesci, ma generalmente se il vostro obiettivo è pescare solo cefali andrebbe preferito l’orario diurno in quanto il muggine è un pesce molto più attivo durante la giornata che durante la notte (infatti non è un pesce predatore).

Se comunque avete deciso di proseguire con la pesca al cefalo di notte, sappiate che per farlo è preferibile usare la tecnica della pesca a fondo, abbinandola se possibile con la mazzetta e la conseguente tecnica “a campana” con l’apposita pastura.

Un buon metodo per migliorare l’efficacia della pesca al muggine notturna è usare un pasturatore (a proposito, in questo video su Youtube puoi osservare un esempio di pesca notturna del cefalo tramite feeder), da attivare poco distante dall’esca o dalla zona in cui “entrano” i pesci nella zona che volete usare come territorio di pesca; viene consigliato di usare la lenza tipica per la pesca alla spigola e di mantenere l’esca, una volta posata, immobile sul fondo, aumentando la possibilità di cattura anche di altri pesci come l’orata o la spigola (ma anche ottimi saraghi), che sebbene non siano dei muggini possono comunque arricchire il “bottino” della pesca notturna, essendo pesci di carne prelibata.

Se non volete usare la pastura con la mazzetta potete ricorrere al classico pane e formaggio, disposto possibilmente su un numero di almeno 2 ami, che nel lancio non devono intrecciarsi.

Come pescare i cefali dalla spiaggia?

I cefali sono più facili da pescare dalla spiaggia quando si presenta una condizione climatica che preveda l’uscita moderata di onde, che vadano da un’altezza di 45-80 centimetri massimo: il motivo è che questo moto ondoso nel perpetuarsi sulle rive della spiaggia riuscirà a scoprire alcuni residui organici dal fondale sabbioso, i quali costituiscono un nutrimento ulteriore per i cefali, e aumentano la capacità attrattiva della nostra esca.

Come pescare i cefali dalla spiaggia quindi? L’opzione principale è quella della bolognese, innestata con pastella per muggini oppure con bigattini o altre esche adatte ai cefali (oltre al classico pane e formaggio non è male sopratutto la tremolina e l’arenicola); in alternativa è possibile provare anche la pesca a spinning, sebbene abbia delle minori capacità attrattive.

Come pescare i cefali dalle roccie?

Per pescare i cefali dagli scogli possiamo ricorrere alla classica pesca a fondo, sempre che il mare non sia troppo esageratamente movimentato e la scogliera non abbia un fondale molto ricco di insenature dove possa incastrarsi il piombo della canna da pesca: quindi montatura a mazzetta e innesco a campana con pastura apposita.

L’alternativa per la pesca del cefalo dalle rocce è l’uso del galleggiante per una pesca a mezz’acqua, da effettuarsi in condizioni di mare non agitato, dove l’obiettivo è porre l’esca a mezz’acqua con l’aiuto del galleggiante.

In questo caso il consiglio è un filo di bobina sui 0,18 e un galleggiante per circa 1,5-1,6 grammi, con un piombo da 2,8-3 grammi massimo.